Cosa scontata, ma che è giusto dire: cavalli e pony sono due razze totalmente diverse. A differenziarli non è soltanto l’altezza o le dimensioni, magari alla vista sproporzionate del secondo. Anche se piccolo, il pony ha caratteristiche tali da renderlo adatto a svariati lavori, benché la sua corporatura rimarrà sempre ridotta e non supererà i 148 cm circa al garrese. Conosciamo meglio la differenza tra pony e cavallo.
Le più importanti differenze tra pony e cavallo
Il cavallo, anche detto nella letteratura scientifica Equus ferus caballus, è un mammifero perissodattilo che appartiene alla famiglia degli Equidi. Il pony, invece, è un’altra razza, ma dalle fattezze a suo modo simili. Quali sono le sue origini? Secondo alcune ricerche il pony potrebbe essere un antenato del cavallo, e questi ultimi si sarebbero evoluti attraverso il tempo e il rapporto con l’essere umano. Inoltre, anche se fisicamente può ingannare, non bisogna confondere il pony con il puledro, il quale è, più semplicemente, un cucciolo di cavallo o di asino. Di seguito elenchiamo le differenze, dalle più scontate alle meno note:
- Altezza e proporzioni: un cavallo è molto più grande e più alto, il pony, oltre ad essere piccolo, appare sproporzionato (arti corti, testa e occhi più marcati) ma senza nulla togliere alla sua bellezza;
- Manto: quello del pony è più folto, poiché il suo corpo ha bisogno di più protezione dal freddo;
- Zoccoli: sono più piccoli ma più duri rispetto quelli del cavallo;
- Resistenza: il cavallo primeggia in quanto a resistenza, ma forse non vi aspettate di sapere che il pony, da questo punto di vista, lo batte di gran lunga. La resistenza di un animale è riconoscibile anche grazie alla sua longevità, consideriamo quindi che un pony può vivere anche più di quarant’anni. Di conseguenza, anche lui è perfettamente in grado di trainare i carichi, portarli in groppa e non stancarsi per lunghe percorrenze;
- Indole: il cavallo per secoli è stato impiegato in svariate mansioni, per questo ha sviluppato una migliore interazione con l’essere umano e capacità di realizzare le sue volontà, il pony, invece, può mostrare un carattere molto più irrequieto e testardo, quindi è più difficile da addomesticare. Ma non va sottovalutato, infatti stiamo parlando di una ragazza che mostra intelligenza e astuzia;
- Alimentazione: a differenziarli c’è anche questo aspetto, il pony ha esigenze d’alimentazione più ridotte rispetto al cavallo, per quanto riguarda le quantità, per questo è in grado di alimentarsi e saziarsi anche in pascoli che per un cavallo non sono sufficienti. Questo però comporta un aspetto negativo, in quanto il pony è soggetto al rischio di ingrassare facilmente, se sovralimentato. Scontato a dirsi, è necessario che qualcuno controlli con costanza i suoi pasti.
Quali attività può fare un pony?
Come molti già sanno può essere cavalcato, in particolare dai bambini, e usato per la soma. Molti non sanno che negli ultimi tempi è stato spesso adoperato come semplice animale da compagnia, ma parliamo dei casi più docili e ben addestrati. Questi ultimi sono anche quelli adatti al rapporto con i bambini, i quali si sentono rassicurati dal relazionarsi con un “cavallo” di così ridotte dimensioni.
Alcune razze di pony, e tra queste spicca l’Hackeny, sono molto usate per trainare carrozze, il Connemara e il Pony Australiano, sono impiegati per cavalcare, il Welsh per entrambe le attività.
Esistono giochi o gare specifiche per pony?
Naturalmente sì, esistono giochi d’equitazione a loro dedicati solitamente, conosciuti come Pony Games.
Esistono cavalli delle dimensioni di un pony?
Ci sono cavalli che possono avvicinarsi alla dimensione di un pony per cause legate alla genetica o all’ambiente. In Gran Bretagna e Stati Uniti i cavalli adoperati nel polo sono anche chiamati polo ponies, che significa «pony da polo», e presentano dimensioni lievemente maggiori rispetto i pony più grandi.